Il presidente yemenita Ali Abdallah Saleh, al potere da 32 anni, ha annunciato ieri di rinunciare all”emendamento della costituzione che gli avrebbe permesso di rimanere presidente a vita. Evidentemente la pressione della piazza ha provocato qualche effetto. «Sono contrario a un rinnovo del mio mandato e sono contro la trasmissione ereditaria del potere» ha dichiarato Saleh davanti al parlamento, convocato per una riunione straordinaria. I deputati dell”opposizione, che hanno lanciato un appello a una «giornata della rabbia» per oggi, hanno boicottato la seduta. Il presidente ha anche annunciato il rinvio delle elezioni legislative previste per il 27 aprile, il cui svolgimento, prima di una riforma politica, era contestato dall”opposizione. Saleh ha precisato di aver deciso il «congelamento degli emendamenti costituzionali nell”interesse nazionale». La precisazione della contrarietà alla trasmissione ereditaria del potere si riferisce invece alle voci che davano per suo successore il figlio maggiore Ahmed, capo della Guardia repubblicana. Saleh ha anche invitato l”opposizione a «congelare tutte le manifestazioni e a riprendere il dialogo con il Cpg (Congresso popolare generale, il partito al potere, ndr)» in vista della formazione di un governo di unità nazionale. Evidentemente Saleh vuole evitare che la piazza chieda la sua cacciata, dovrebbe rimanere in carica fino al 2013.
TUNISIA. Il ministro dell”interno tunisino, Rafik Haj Kacem, ha confermato la notizia che il suo ufficio era stato preso d”assalto lunedì scorso da parte di 2/3.000 uomini appartenenti al corpo della polizia. Il ministro è riuscito a sfuggire all”attacco insieme al capo di stato maggiore dell”esercito, il generale Rachid Ammar. Poi gli assalitori si sono divisi in due bande che hanno seminato il terrore a Tunisi e in Tunisia. Secondo il ministro si è trattato di un complotto contro lo Stato e il governo di transizione. Per evitare che alti funzionari del ministero approfittino dei loro posti per boicottare la transizione, il ministro ha messo in pensionamento anticipato o destituito una quarantina di sostenitori di Ben Ali.
ALGERI. È stata rinviata a data da definirsi la partita di calcio amichevole tra l”Algeria e la Tunisia in programma ad Algeri per il 9 febbraio. La Federazione di calcio algerina ha motivato il rinvio della partita con la «mancanza di uno stadio disponibile» a causa di problemi agli impianti. In effetti si era già deciso che l”incontro si darebbe disputato nello stadio di Annaba, nell”est algerino. Il rinvio è più verosimilmente da attribuire al clima di tensione che regna nel paese soprattutto in vista della manifestazione indetta dalle forze dell”opposizione per il 12 febbraio e che le autorità hanno annunciato di non voler autorizzare. Peraltro non sa’
La collera yemenita
Odor di gelsomino
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3 Febbraio 2011 - 11.52
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