È atteso in serata l”annuncio del rimpasto di governo. In Tunisia o in Algeria? In entrambi i paesi. Senza attendere il rimpasto ieri sera però si è dimesso il ministro degli esteri tunisino Kamel Morjane, che era rimasto al suo posto. Era stato ministro degli esteri nell”ultimo governo di Ben Ali. Mi sono dimesso, ha detto, «nell”interesse della Tunisia e per sostenere il lavoro del governo di unita nazionale». Ma la partenza del ministro degli esteri non basta, i tunisini vogliono cacciare tutti gli esponenti del vecchio regime. Questo è l”obiettivo dei manifestanti che anche ieri sono scesi in piazza a Sidi Bouzid e nel quartiere Ariana di Tunisi. In Algeria invece si tratta di un rimpasto preventivo, prima ancora che diventi una richiesta perentoria della piazza. Tre quarti del governo, compreso il premier Ouyahia, dovrebbe saltare e non sarebbe bastata la sua circolare sulle patenti (leggi di seguito) a salvargli il posto. Il contagio tunisino continua a fare vittime. Eccellenti
PATENTI ALGERINE. Il clima è incandescente e occorre calmare gli animi. Per evitare qualsiasi protesta il governo algerino ha deciso di chiudere un occhio sulle infrazioni stradali limitando il ritiro delle patenti, se non nelle situazioni più gravi. Non è l”unica indicazione compresa in una circolare «confidenziale» del premier Ouyahia, che prevede anche la sospensione di sfratti o la demolizione di abitazioni abusive e controlli fiscali. I beni di prima necessità devono essere sempre disponibili. Ma soprattutto bisogna ridurre la vendita di benzina in taniche per evitare suicidi.
LA FAMIGLIA BEN ALI. I parenti dell”ex presidente tunisino Ben Ali «non sono benvenuti in Canada», ha annunciato il primo ministro canadese Stephen Harper. Il premier ha approfittato della sua visita in Marocco per dichiarare che «il Canada sostiene la transizione tunisina». E a proposito della notizia che il cognato di Ben Ali, il milionario Belhassen Trabelsi, sarebbe ospite con tutta la sua famiglia in un hotel di lusso a Montreal, Harper ha detto che «il Canada userà tutti i mezzi a disposizione per cooperare con la comunità internazionale contro i membri dell”ex regime». La settimana scorsa si era persino parlato di un viaggio di Ben Ali e della moglie in Canada per assistere al parto di una figlia. O la figlia non è più in Canada o forse non lo è mai stata oppure il nonno dovrà rinunciare a vedere il nipotino, anche perchè sul capo dell”ex presidente pende un mandato di cattura internazionale.
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Odor di gelsomini
Rimpasti magrebini
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28 Gennaio 2011 - 11.52
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